Una manovra ingiusta e depressiva per l’economia. Le proposte alternative del Pd
Per anni la destra ha negato la crisi economica, tenendo occupato il Parlamento a parlare di processo breve, lungo, lodi e c.
Non si è fatto niente, come dimostrano i dati del Pil del nostro Paese, per dare impulso ad una nuova fase di crescita economica.
Anzi ci si è dimenticati anche di una seria politica industriale in questo Paese, favorendo la perdita di competitività e delle eccellenze che l’Italia ha, anche in settori in espansione nel mondo, come ben dimostra, purtroppo, il comportamento dell’azienda statale Finmeniccanica rispetto ad AnsaldoBreda nelle scorse settimane.
Nel 2010 era arrivata un’altra manovra pesantissima, che tagliava 24 miliardi di euro. In provincia di Pistoia, per i nostri Comuni, sono arrivati 8 milioni di euro in meno, ancora di più nel 2012.
Risorse che finora venivano investite in opere pubbliche o in servizi ai cittadini, da quelli sociali a quelli educativi.
Adesso lo scenario cambia, anzi peggiora.
La manovra varata dal Governo è ancora più pesante nei tagli agli enti locali, come denunciano amministratori di ogni colore politico.
Si continua inoltre con la politica dello zero: zero misure per la crescita economica; ovviamente zero misure per le giovani generazioni, in un Paese in cui la disoccupazione giovanile è al 30%.
Il Pd intanto oltre a dire NO ad una manovra ingiusta e ancora più depressiva per l’economia, fa sette proposte alternative per affrontare i problemi strutturali del Paese.
E’ l’ora di voltare pagina. Il Pd è pronto, fin da subito, a farlo con proposte concrete e credibili.