Rossi e ospedale, facciamo chiarezza
Leggo sempre con attenzione gli editoriali del “Cittadino”, mensile pesciatino. Nel numero di aprile c’era un commento sulle elezioni regionali rispetto al quale volevo fare varie precisazioni, soprattutto rispetto alla questione ospedale.
Ecco il testo della mia risposta, pubblicato nel numero di giugno 2010.
Egregio direttore,
ho letto, come sempre con vivo interesse, il suo punto di vista espresso sull’editoriale de “Il Cittadino” di aprile.
Sollecitato dal suo intervento, come responsabile cittadino del maggior partito del centrosinistra, mi permetto di fare alcune considerazioni.
Non sono riuscito ancora a trovare alcun atto, dichiarazione o documento scritto in cui emerga la decisione della Regione e/o di Enrico Rossi di depotenziare o chiudere il nostro Ospedale.
Il tema vero è,semmai, di far svolgere velocemente i lavori già programmati sulla struttura esistente. A questo proposito ricordo che il protocollo d’intesa tra Asl e Sindaci sui lavori all’Ospedale, firmato qualche anno fa, prevedeva una commissione di controllo sul rispetto della tempistica. Perché il Sindaco Marchi non la riunisce e non fa il punto sui lavori da fare e su quelli compiuti?
Il PdL a Pescia ha cavalcato, per mesi interi prima delle elezioni regionali, il tema ospedale, alimentando paure infondate e organizzando anche una manifestazione, che è stata un flop. Il PdL, insomma, si è speso frontalmente, ma è stato chiaro a tutti che era una strumentalizzazione elettorale. Dopo le elezioni regionali il tema infatti sembra magicamente scomparso, forse perché questo approccio è stato punito dagli elettori. Il PdL ha perso più del 4%, il Pd guadagna il 2% ed il centrosinistra vince.
Passata la fase elettorale, adesso è il momento di ragionare in modo approfondito sulla questione.
Ognuno di noi deve chiedersi: la struttura attuale è adatta a garantirci servizi sanitari di qualità anche tra 5 o 10 anni? Essa ha la possibilità di espandersi e di accogliere nuove strumentazioni al passo con lo sviluppo della medicina?
Molti operatori nutrono seri dubbi e qualcuno di essi lascia il nostro ospedale per strutture migliori, con maggiori potenzialità e attrezzature; proprio così rischiamo di perdere professionalità importanti.
In questo fenomeno vedo il vero rischio di quel depotenziamento della qualità dei servizi che preoccupa tutti noi.
Da queste considerazioni nasce l’idea di un nuovo ospedale in Valdinievole, mediano tra i due nuovissimi ospedali che apriranno tra qualche anno a Lucca e a Pistoia e quindi con un bacino potenziale di utenza più grande della sola Valdinievole. Un nuovo ospedale, facilmente raggiungibile, con spazi adeguati al suo sviluppo futuro, significherà inoltre anche investimenti sulla nostra viabilità, che ci lamentiamo spesso essere inadeguata.
Non sono i pesciatini a dire che Pescia ha la “precedenza” per un nuovo ospedale, ma lo dicono tutti i Sindaci di centrosinistra che hanno pubblicamente dichiarato che per la sua localizzazione “occorrerà primariamente tenere in considerazione le importanti peculiarità del territorio di Pescia”.L’equazione “nuovo ospedale = fuori da Pescia” è stata quindi spazzata via.
Di fronte a questa disponibilità, tocca alla Giunta Marchi fare la sua parte, individuando un’area che sia pronta ad accogliere un nuovo presidio.
Adesso serve un percorso partecipato e approfondito nel merito, senza tifoserie, su un tema così importante. Occorre confrontarsi con il mondo ospedaliero e con gli utenti, serve uno studio di fattibilità e una seria discussione nel concreto.
Garantire una sanità di qualità al nostro territorio, non solo oggi ma anche nel futuro: l’obiettivo è questo. Il Pd crede che Pescia abbia tutte le carte in regola per continuare la secolare tradizione dell’ospedale, un presidio che non deve dequalificarsi ma deve poter aver la possibilità di crescere e mantenere la sua qualità. Ecco il perché di un nuovo ospedale. Stop alla rassegnazione che alcune volte percepisco, Pescia ha tanti talenti, usiamoli!
Marco Niccolai
Coordinatore comitato di reggenza Pd Pescia