Crisi Papergroup: ok a mozione PD per la tutela dei lavoratori

Crisi Papergroup: ok a mozione PD per la tutela dei lavoratori

La Papergroup, azienda con la sede a un km da Collodi, è una realtà storica del nostro tessuto produttivo e sta affrontando una crisi che, purtroppo, viene da lontano. Ieri abbiamo approvato una mozione PD in Consiglio Regionale affinché si tutelino i lavoratori e le lavoratrici, molti anche pesciatini. Di seguito il comunicato che abbiamo inviato come Gruppo PD.

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Crisi Papergroup, ok a mozione Pd. Niccolai: “Massimo impegno a tutela dei livelli occupazionali”
Approvata nella seduta dell’assemblea toscana la mozione “In merito alla situazione finanziaria ed alle prospettive occupazionali dell’ azienda Papergroup S.p.A. di Capannori ” sottoscritta dal consigliere pistoiese

Tutelare e garantire i livelli occupazionali di una realtà economica storica e rilevante nel tessuto locale e regionale quale la Papergroup S.p.a. di Capannori, con una sede a un km da Collodi (Pistoia). Ha questo obiettivo la mozione Pd approvata dal Consiglio regionale che sollecita la Giunta a attivare in tempi rapidi di un tavolo di confronto al quale convocare tutti i soggetti coinvolti, impresa, istituzioni e sindacati, presentata dai consiglieri Pd Ilaria Giovannetti, Stefano Baccelli e da Marco Niccolai. “La Papergroup, industria vocata alla fabbricazione di prodotti igienico-sanitari e per uso domestico in carta e ovatta cellulosa, con 3 stabilimenti e 150 dipendenti, rappresenta una delle aziende storiche del nostro distretto cartario. In essa lavorano tanti miei concittadini e per questo seguo con particolare attenzione la situazione. – spiega Niccolai – Da anni è stata oggetto di una complessa operazione di ristrutturazione finanziaria che ha portato a una grave situazione debitoria mai risanata, che ora rischia di ricadere sulle spalle di lavoratrici e lavoratori. Un quadro preoccupante che necessita la massima attenzione da parte di tutte le istituzioni. Con questa mozione chiediamo quindi un impegno esplicito, sollecitando l’apertura di un tavolo che metta insieme tutti i soggetti coinvolti, rappresentanti dell’azienda, delle istituzioni locali e dei sindacati. Dobbiamo fare il massimo perché questa situazione non vada a impattare sui livelli occupazionali, valutando tutti assieme anche l’eventuale necessità di applicare gli opportuni ammortizzatori sociali. Parliamo di un’azienda radicata e storica, di assoluta rilevanza per la tenuta complessiva del tessuto socio-economico locale. Massimo quindi deve essere l’impegno per scongiurare un esito negativo della vicenda”.

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