Nessuno deve sentirsi periferia
Abito da sempre in un paese, faccio il consigliere comunale in una città che è considerata periferia. So cosa voglia dire sentirsi isolati e lontani rispetto alle scelte amministrative. Il superamento delle Circoscrizioni e poi della Provincia, rende quello di Consigliere Regionale un ruolo quanto mai vicino alla cittadinanza, non certo elevato. Ci vuole un contatto diretto, non a caso lascio il mio numero telefonico a tutti gli elettori, per la campagna elettorale ma anche e soprattutto per il giorno dopo l’elezione.
In questi giorni, come mi sono abituato in passato come segretario politico, sto battendo palmo a palmo il territorio, incontrando situazioni diverse ma che rimandano a una generale necessità di risposte. Anche risposte negative, purché serie e motivate.
A titolo di esempio, un tema sentito: l’edilizia popolare. In quartieri come Bottegone, le condizioni rasentano in qualche caso i limiti della civiltà. Ho fatto più sopralluoghi in queste zone. Soprattutto, mi sono concretamente connesso a Spes per segnalare e seguire alcune delle situazioni più assurde e esagerate, che rischiano di compromettere il quieto vivere di molti abitanti.
Un lavoro che ho fatto e farò in stretto contatto con i cittadini, ma anche in stretta correlazione con le amministrazioni comunali, i consiglieri che ogni giorno toccano con mano i problemi e sono da una parte riferimenti importanti per i cittadini, dall’altra gli interlocutori primari di chi dovrà impegnarsi a livello regionale.
Primi impegni possibili: creare occasioni di ascolto e punti della situazione frequenti e costruttivi, fare il possibile per reperire fondi e strutturare progetti di rivalutazione e sostegno di aree del nostro territorio in cui vivono migliaia di persone.
Cambiare, innanzitutto, impostazione mentale: nessuno deve sentirsi periferia, chi rappresenta un territorio, viene pagato per rappresentarlo tutto, con tutta la fatica e l’attenzione necessarie.
Marco Niccolai