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Prima Collina, poi la Piana pistoiese, adesso Massa e Cozzile: dove ci sono problemi di assestamento dovuti alla seconda fase del contratto unico regionale sul trasporto pubblico locale, Fratelli dβItalia si straccia le vesti come se non fosse proprio quella parte politica la causa principale dei problemi che stiamo affrontando.
La tattica di alzare il βpolveroneβ per non fare vedere le proprie responsabilitΓ politiche puΓ² indurre in errore solo chi non conosce come stanno le cose.
La fase che stiamo vivendo nasce proprio dai pesantissimi tagli decisi dal Governo Berlusconi nel 2010, di cui Giorgia Meloni era ministro.
All’inizio della tempesta per lo spread nel 2010-11, il Governo Berlusconi in cui vi Γ¨ il Ministro Giorgia Meloni decide di colpire ancora una volta i servizi ai cittadini tagliando per 2011 il 67% delle risorse per il trasporto pubblico locale, per il 2012 il 75%. Per la Regione Toscana significa il taglio immediato di 200 mln di euro che metterebbe a rischio il servizio ed i posti di lavoro. La Regione interviene togliendo risorse da altri capitoli di bilancio (tra cui le case popolari) per evitare un blocco dei mezzi e salvaguardare posti di lavoro e servizi.
Tamponata lβemergenza, vista la continua incertezza delle risorse del Governo nazionale, la Regione indica lβobiettivo di superare i 14 lotti per andare ad un lotto unico regionale per la gara di affidamento dei servizi cosΓ¬ da utilizzare al meglio le sempre minori risorse che arrivano dal Governo e soprattutto al riparo questo servizio essenziale da scelte di questo genere per 10 anni.
Una scelta che viene fatta concordemente con le Province ed i Comuni toscani (sia di destra che di sinistra) che sono titolari della funzione di trasporto pubblico locale e che decidono dunque di delegare alla Regione lo svolgimento della gara.
Il problema diventa anche unβopportunitΓ : la gara unica permette di avere un sistema tariffario uguale per tutti i cittadini toscani (prima erano piΓΉ di 10) e ha spinto sullβammodernamento dei mezzi, che con la gara unica passano da una vita media di 12 anni quale era finora ad una di 7 anni, aumentando cosΓ¬ la qualitΓ e la sicurezza del servizio ed andando cosΓ¬ a standard europei.
A Massa e Cozzile, cosΓ¬ come in tanti altri Comuni, stiamo gestendo la fase di transizione al nuovo sistema: la Regione, la Provincia ed i Comuni lo fanno quotidianamente e senza strepiti, corsa per corsa. Del resto avremmo dovuto affrontare questa fase nel 2018 (due anni dopo lβaffidamento del servizio avvenuto nel 2016) ma un contenzioso legale durato 5 anni ha ritardato tutto.
à chiaro però che, a pochi mesi dalle elezioni in un Comune come Massa e Cozzile dove la Giunta Niccoli ha compiuto straordinari investimenti, bisogna pure trovare qualche problematica per provare a fare campagna elettorale: parlare del trasporto pubblico locale proprio da parte della destra è un boomerang perché se non avessero deciso di tagliare così pesantemente i fondi adesso non ci troveremmo a gestire, in tutti i Comuni, queste singole problematiche, che avranno una soluzione ancora una volta solo grazie ai fondi dei nostri enti locali, visto che da Roma ce li tagliarono in modo fulmineo ed indiscriminato.