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βSeparare le carriere requirente e giudicanteβ: questo affermava il Piano di Rinascita Democratica della loggia P2 e questo Γ¨ il principale obiettivo del disegno di legge di riforma della Giustizia che sta portando avanti il Governo delle Meloni.
Far diventare il Pubblico Ministero solo rappresentante dellβaccusa (mentre anchβegli adesso deve valutare la fondatezza delle notizie di reato) e dividere in modo netto le carriere in magistratura Γ¨ il primo passo per mettere il Pubblico Ministero sotto il controllo del potere politico, come avviene in vari Paesi: invece il Pubblico Ministero non deve essere ridotto ad una βparteβ ma continuare a verificare, facendo indagini anche a favore dellβindagato, le notizie di reato e deve avere le stesse garanzie di indipendenza dei giudici.
AnzichΓ© aumentare i gravemente carenti organici dei magistrati e degli amministrativi per ridurre i tempi infiniti della giustizia, il vero problema per che lamentano cittadini e imprese, lβunica riforma che vuole fare il Governo Meloni Γ¨ quella di diminuire le garanzie dei cittadini i cui diritti possono essere assicurati solo da una magistratura indipendente come ha disegnato la Costituzione.
In tutta Italia oggi i magistrati si astengono dalle udienze per rappresentare ai cittadini il grave rischio per la tutela dei loro diritti presente nella riforma Nordio: ecco perchΓ© ho voluto esserci di fronte al Tribunale di Pistoia, prima di tutto come cittadino preoccupato per questo pericoloso passo indietro.