𝗡𝗢𝗡 𝗦𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗚𝗥𝗔𝗗𝗜𝗧𝗜 𝗔𝗜 𝗖𝗘𝗠𝗘𝗡𝗧𝗜𝗙𝗜𝗖𝗔𝗧𝗢𝗥𝗜, 𝗣𝗘𝗥 𝗙𝗢𝗥𝗧𝗨𝗡𝗔!

Quando ho conosciuto Salvatore Leggio in Consiglio Comunale nel 2009 eravamo da due parti opposte: lui in maggioranza, io all’opposizione. Conoscendoci ci rendemmo conto che ci divideva l’appartenenza politica ma ci univa un’impostazione: superare la cementificazione “selvaggia” che ha rovinato in parte il territorio pesciatino e che ha avuto oggettivamente il suo apice con le scelte urbanistiche prese nel Piano regolatore del 1999, voluto da un’amministrazione di “sinistra” con a capo il Sindaco Renzo Giuntoli ed il suo vice Claudio Giuntoli.

Iniziammo così un percorso che ci vide entrambi non sostenere il Piano Strutturale del 2012, quello che prevedeva il Business Park, ovvero un’area industriale di 120 ettari da Alberghi a Pesciamorta in aree ad alto rischio idraulico: Salvatore ruppe con la maggioranza dell’epoca astenendosi e poi dimettendosi da Presidente del Consiglio Comunale.

Da lì tante battaglie insieme: prima quella per cancellare il Business Park (cosa che avvenne nel 2017), poi quella contro la cosiddetta variante-scempio di Collodi voluta dall’amministrazione Giurlani nel settembre 2018, che avrebbe rovinato per sempre il paese, infine quella contro il Piano Operativo dell’Amministrazione Giurlani nel 2019, battaglia che ha permesso di ridurre l’edificazione da 60.000 mq a 20.000 mq.

Salvatore è stato uno dei pochi ad avere il coraggio di schierarsi con tanti cittadini e con me, come testimoniano i giornali: molti – purtroppo anche tra quelli che a Pescia danno lezioni di integrità morale oppure su come si tutela la salute, ipocritamente ignorando che il primo modo per difenderla è vivere in un territorio salubre – nella migliore delle ipotesi sono stati in silenzio.

Ecco perché mi ha fatto piacere che gli amici della lista civica “Pescia è di tutti” abbiano chiesto proprio a me di consegnare a Salvatore una targa che ricorda i 10 anni della lista, da lui coordinata: come me, Salvatore è stato oggetto di maldicenze, attacchi e denigrazioni continue, più o meno subdole.

Di queste però mi meraviglio relativamente: mi meraviglio solo di chi, ancora, non abbia capito come mai, proprio noi, siamo oggetto di questa “strategia”.

Grazie Salvatore perché, assieme a tanti cittadini come noi, hai dato il tuo contributo affinché Pescia non fosse ancora “sfregiata” da scelte di cui, in tempi di cambiamento climatico, paghiamo i nefasti effetti.