SECONDO ESPIANTO A CUORE FERMO EFFETTUATO ALL’OSPEDALE SAN JACOPO
Grazie alla infinita generosità di un donatore di 66 anni pistoiese deceduto nella struttura operativa di Anestesia e Rianimazione, diretta dal dottor Giuliano Michelagnoli dopo arresto cardiaco, è stata attivata la procedura di espianto “a cuore fermo”: era la seconda volta per l’Ospedale di Pistoia (il primo era stato effettuato nel marzo scorso): un paziente in attesa di trapianto, grazie a questo gesto, ha nuova speranza.
I famigliari sono stati accompagnati e sostenuti nella delicata decisione di non proseguire più qualsiasi trattamento intensivo (desistenza terapeutica) oltre che dall’equipe del dottor Michelagnoli anche dal Coordinatore locale Donazioni e Trapianti, il dottor Eufrasio Girardi; è stato quest’ultimo che ha poi coordinato il complesso intervento che ha coinvolto numerose strutture ed équipe del San Jacopo (dal laboratorio analisi alla radiologia) oltre all’ECMO Team dell’AOU di Careggi sostituendosi alla funzione cardio-respiratoria ha permesso di ripristinare la perfusione e vitalità degli organi.
La procedura è stata seguita dalla direzione sanitaria di presidio.
Il personale infermieristico della rianimazione (infermiera coordinatrice Nadia Cunti) e del blocco operatorio hanno dimostrato una grandissima sensibilità professionale: la scelta della desistenza terapeutica e della donazione, infatti, richiedono un’assunzione di responsabilità e unità di intenti profonde tra tutti gli attori del percorso.
L’altruismo dei pistoiesi viene confermato con i dati del primo semestre di quest’anno: un grande ringraziamento alle famiglie dei donatori che hanno permesso di dare speranza a tanti pazienti.
Foto ASL Centro