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Nel 2017 guardai con curiositร e interesse allโesperienza di Emmanuel Macron in Francia, soprattutto perchรฉ, quando fu eletto, disse: ยซfarรฒ tutto il possibile affinchรฉ non ci sia piรน nessuna ragione di votare per gli estremiโ.
Una promessa disattesa e clamorosamente smentita: anzi, il macronismo si รจ rivelato un grande carburante per la crescita dellโestrema destra in Francia, che รจ riuscita a โsalvarsiโ e a salvare lโEuropa democratica domenica scorsa grazie al sistema elettorale a doppio turno (ecco perchรจ la destra italiana non lo ha mai voluto) ma soprattutto per merito del popolo francese.
Perchรฉ Macron ha fallito nella sua promessa di contrastare lโestremismo? I dati sono chiari. Macron nel 2017 vince con 20.743.128 voti, la Le Pen ottiene 10.638.475 voti; alle elezioni parlamentari del 2017 la coalizione del Presidente ottiene 350 seggi, la Le Pen 8 seggi.
Giร nel 2022 si vede perรฒ che i cinque anni del macronismo hanno rafforzato lโestrema destra: grazie alla convergenza di tutti contro lโestrema destra, Macron vince ma con 18 768 639 voti (perde 2 mln di voti), la Le Pen arriva a 13 288 686, dunque aumenta piรน di 2 mln di voti.
Anche nel caso della seconda elezione di Macron si era formato il fronte repubblicano ma, ancora piรน chiaramente, le elezioni del parlamento di un mese dopo (giugno 2022) affermano chiaramente la critica verso il macronismo: il presidente perde la maggioranza assoluta in parlamento, arrivando a 245 seggi (-105 seggi rispetto a cinque anni prima), la Le Pen passa da 8 ad 89 seggi.
Arriviamo poi alle elezioni legislative di due giorni fa, con i risultati che conosciamo: funziona lโargine delle forze della sinistra e della destra democratica con la desistenza nei vari collegi impedendo alla Le Pen di avere la maggioranza, i macronisti perdono ulteriori seggi.
Evitato lโincubo di avere in Francia un governo di estrema destra, rimane perรฒ il bilancio di 7 anni di macronismo: lโestrema destra non si รจ indebolita ma si รจ fortemente rafforzata, in seggi e voti.
Su questo dato bisogna riflettere. Macron ha portato avanti politiche fortemente liberali dal punto di vista economico, poco attente a diminuire le diseguaglianze territoriali e sociali: la prima grande protesta, quella dei gilet gialli, nasce infatti per la scelta di tassare i carburanti piรน inquinanti (scelta giusta) ma senza prevedere incentivi per coloro che non possono permettersi di cambiare lโautoveicolo con uno meno inquinante ma piรน costoso.
La transizione ecologica diventa cosรฌ solo a disposizione dei piรน ricchi e questo fa esplodere molte tensioni presenti nella societร francese.
Del resto Macron, tra i suoi primi atti nel 2017, aveva ridotto del 70% lโImpรดt sur la Fortune (ISF) su tutti i beni tranne quelli immobiliari, ovvero la patrimoniale introdotta dal precedente governo socialista: il risultato รจ stato che, giร nel 2020 โlo 0,1 per cento dei piรน ricchi di Francia รจ un quarto piรน ricco (oggi) rispetto allo 0,1 per cento nel 2017โ, quando il presidente francese fu eletto (dati: France Strategie).
Potremmo continuare anche con il voto della Francia piรน profonda, quella rurale che รจ il vero serbatoio di voti della Le Pen: una tendenza, questa, non solo francese.
La Francia insegna una cosa: il populismo si combatte e la democrazia si difende solo con una politica attenta alla giustizia sociale, le politiche economiche neoliberiste portate avanti da Macron sono state un carburante straordinario per la crescita impetuosa dellโestrema destra che, in questi 7 anni, in Francia รจ cresciuta cosรฌ tanto da trovarsi ad un passo dalla conquista del Governo.
Dopo la seconda guerra mondiale la democrazia si รจ affermata in Europa perchรฉ ha significato lโuscita dalla povertร di decine di milioni di persone, insomma ha realizzato una maggiore giustizia sociale. La democrazia sta entrando in crisi perchรฉ lโattuale sistema economico neoliberista, fondato sulla finanza, ha aumentato le diseguaglianze territoriali e sociali e questo รจ il carburante principale del populismo e, alla fine, della crescita dellโautoritarismo nel mondo.
La novitร di queste elezioni รจ che, se la sinistra sceglie di interpretare il disagio delle persone e la loro (tante) domande di protezione sociale, ritorna competitiva dopo anni di irrilevanza: come ha giustamente detto il segretario del Partito Socialista Francese Oliveri Faure, โla Francia meritava di meglio che lโalternanza fra neoliberismo e fascismo che ci รจ stata imposta negli ultimi sette anniโ.
Giustizia sociale, climatica e territoriale arginano il populismo e difendono la democrazia, le politiche liberiste ne sono state e ne sono il principale carburante: in Italia, come hanno dimostrato le elezioni europee, il PD guidato da Elly Schlein รจ ritornato a crescere proprio perchรฉ ha messo al centro questa impostazione, in modo credibile e forte.