A SOSTEGNO DEGLI INSEGNANTI CHE RISCHIANO IL LICENZIAMENTO DOPO AVER VINTO UN CONCORSO
Centinaia di docenti della scuola dellβinfanzia e primaria rischiano la revoca del ruolo ed il conseguente eventuale licenziamento. Questo perchΓ© il 24 gennaio scorso il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del ministero della Pubblica istruzione relativo agli esiti del concorso del 2021, dove molti candidati furono impossibilitati a partecipare a causa del Covid e furono quindi ammessi a prove suppletive, grazie alle quali entrarono in ruolo.
La vicenda riguarda anche la Toscana, dove Γ¨ attivo un Comitato, guidato dalla nostra pistoiese Valentina Pedroni, che si batte da anni contro il rischio dei licenziamenti e per garantire la continuitΓ didattica.
Ho presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per sapere se si ritenga opportuno attivarsi nei confronti del Governo affinchΓ©, da subito, sia individuata una soluzione per la vicenda e se saranno previsti interventi normativi strutturali capaci di porre rimedio a situazioni particolari di assenza giustificata dai concorsi pubblici.
Secondo il Consiglio di Stato non sussiste in capo alla Pubblica Amministrazione alcun obbligo giuridico di prevedere prove scritte suppletive in ragione della impossibilitΓ soggettiva di partecipare.
Γ chiaro che siamo di fronte a unβinadeguatezza della normativa nazionale, che non tiene conto degli eventi che possono impedire ai candidati ai concorsi pubblici di partecipare. Mi pare opportuno un celere intervento del legislatore in grado di porre rimedio strutturale ad una situazione che potrebbe creare danno agli alunni, alle famiglie e ai docenti stessi.
Auspico, mediante la mia sollecitazione, che sia ancora piΓΉ forte la voce della Toscana verso il Governo. La Regione non ha alcun tipo di competenza su questi temi ma, conoscendo la sensibilitΓ dell’assessora all’istruzione Alessandra Nardini, so che metterΓ il massimo impegno per sollecitare il Governo nazionale anche su questo tema.