PESCIA, IL SETTORE OLIVICOLO EMBLEMA DI UN TERRITORIO CHE PUÒ GUARDARE AL FUTURO
Nei miei incontri di questi giorni ho appreso che il 30 per cento della produzione italiana di piante di olivo viene da #Pescia, piante che vanno in tutta Europa.
Questo dato mi ha colpito e mi ha fatto riflettere sotto due aspetti.
Il primo è che sarei curioso di sapere quanti di noi lo sanno e perché, come mi hanno detto molti operatori, la politica locale, negli anni, non ha mai valorizzato questo particolare settore che rappresenta dunque un’eccellenza che si affianca alla floricoltura, che vede tante aziende ancora operanti sul territorio. Il Comune deve supportare concretamente questo settore, non con sovvenzioni ma con la vicinanza alle imprese affinché esse possano crescere dal punto di vista dimensionale e promozionale e facendo valere questa forza all’interno delle scelte agricole regionali e nazionali.
L’ultima considerazione: in tanti cittadini constato una diffusa rassegnazione sulle prospettive di futuro di questa città, anche viste le gravi difficoltà economiche e l’incuria in cui versa da anni questo Comune.
Il settore olivicolo e’ un esempio, a cui si possono aggiungere altri di cui parleremo prossimamente, che dimostra che a Pescia si può innovare ed essere competitivi, andando ben al di là dei nostri confini. Il nostro territorio ha tante potenzialità ma serve un’amministrazione che ci creda e che ci si impegni concretamente per valorizzarlo, innovando e scommettendo sul futuro. Il settore olivicolo dimostra che il futuro ci appartiene perché abbiamo competenze ed energie. Abbiamo tante potenzialità, mettiamo in campo volontà e azioni. Anche dall’economia verde, che per noi per ora significa floricoltura e olivicoltura ma a cui potremmo aggiungere anche altro (es. rinnovabili), il nostro territorio può davvero ripartire.