Trasferimento del 118 di Prato a Firenze. Una scelta inaccettabile e incoerente
PISTOIA – Scriveva Ennio Flaiano che in Italia “niente è più definitivo del provvisorio”. Per questo la scelta dell’Assessorato Regionale alla Salute di trasferire 118 di Prato a Firenze e non di farla convergere con quella di Pistoia non sembra purtroppo “temporanea” ma definitiva. Ci dispiace dirlo ma crederemmo che fosse temporanea solo se si fosse mantenuta fede agli impegni assunti dalla Giunta Regionale dalle mozioni approvate dal consiglio regionale. Riteniamo ancora più politicamente rilevante il fatto che l’assessorato regionale alla Salute abbia deciso di non considerare, come fossero inesistenti, le richieste non solo delle amministrazioni locali di Prato e Pistoia e dei parlamentari PD ma anche dello stesso Consiglio Regionale toscano, caricandosi così di una grave responsabilità verso i nostri territori. Giova ribadire, peraltro, che con la presente decisione dell’Assessore Marroni i bacini di utenza definiti dalla Commissione tecnica non vengono così rispettati, sbilanciando l’asse verso la sede fiorentina, che tra l’altro ad oggi – a differenza di quella pistoiese – non ha i requisiti di sicurezza, come stabiliti dalla normativa (non in sede non alluvionabile, non antisismica e con coperture in ethernit). Non rispettando, in sostanza, quei criteri di accorpamento tra le attuali sedi del 118 (definiti dalla Commissione regionale stessa) omogenei per popolazione, che vedevano infatti Prato insieme a Pistoia. Chiediamo quindi al Presidente Rossi di intervenire prontamente e quanto prima rispetto alle incomprensibili scelte di un Assessorato che sono chiaramente incoerenti con le decisioni assunte dalla Giunta e dal Consiglio Regionale e non supportate da evidenti ragioni di ordine tecnico, oltre che distanti dal territorio interessato e la sua Cittadinanza.
Marco Niccolai, Segretario PD Pistoia-Benedetta Papa, responsabile welfare PD Pistoia