Change, we can believe in
Martedì 8 gennaio- Oggi nessun mio commento ma un brano del discorso tenuto da Barack Obama dopo la vittoria in Iowa, in cui trovo spunti molto interessanti. Lo lascio alla mia e alla vostra riflessione…
“Per tanti mesi siamo stati canzonati, derisi persino, per aver parlato di speranza. Ma abbiamo sempre saputo che la speranza non è cieco ottimismo.
Non è ignorare l’enormità delle sfide davanti a noi o gli ostacoli che ci si pongono davanti lungo la strada. Non è mettersi da parte o ritrarsi da una lotta. La speranza è quella cosa dentro di noi che insiste, nonostante tutto sembri negarlo, sul fatto che c’è qualcosa di meglio che ci attende, se avremo il coraggio di tendere la mano e lavorare e lottare per esso.
La speranza, la speranza è ciò che mi ha portato qui oggi. Con un padre kenyota, una madre del Kansas e una storia che poteva succedere solo negli Stati Uniti d’America. La speranza è il letto roccioso della nostra nazione. La convinzione che il nostro destino non verrà scritto per noi, ma da noi, da tutti quegli uomini e donne che non si accontentano di adeguarsi al mondo così com’è, che hanno il coraggio di ricostruirlo come dovrebbe essere.”
Una spiegazione del senso più profondo e bello del perchè fare politica.